Il toporagno è un piccolo mammifero della famiglia dei Soricidae. Somiglia ad un topo, ma in realtà è da considerare un parente lontano della talpa. A differenza dei roditori, il toporagno non possiede denti aguzzi. Questo animale, spesso erroneamente classificato come parassita delle piante, può in realtà essere molto utile per il giardino perché si nutre di insetti, vermi e altri parassiti vegetali. Il toporagno si trova soprattutto nelle zone rurali con boschi, vegetazione e foglie secche. A causa del suo aspetto simile a un topo, però, spesso viene scacciato dai giardinieri, anche per via del suo forte odore di muschio e di erba umida (legato al fatto che il toporagno può vivere anche sottoterra).
Toporagno: caratteristiche
Il toporagno è il più piccolo mammifero esistente, con dimensioni che oscillano tra due e quindici centimetri, a seconda della specie, e un peso che varia da due a cento grammi. Questo animale si trova in tutto il mondo, ad eccezione di Australia, Nuova Zelanda e Nuova Guinea. Si presenta con una coda corta, cinque artigli per zampa (rispetto ai quattro che caratterizzano il topo) occhietti piccoli, musetto appuntito e dentini aguzzi, ma non tanto quanto quelli dei roditori.
In natura esistono oltre trecento varietà di toporagno, alcune delle quali molto comuni anche nelle campagne, altre invece più rare. Alcuni vivono sottoterra, altri sugli alberi. La loro vista è scarsa, mentre l’udito risulta abbastanza sviluppato. I toporagni non sono adatti ad essere tenuti in casa come animali domestici e prediligono una vita solitaria o in coppia. Sono animali che difendono strenuamente il loro territorio e accettano la compagnia di esemplari del sesso opposto solo per accoppiarsi. Le femmine possono riprodursi più di tre volte l’anno e generare da cinque a dieci piccoli per ogni parto.
Oltre alla loro voracità riproduttiva, i toporagni dimostrano una grande avidità nutrizionale, consumando una quantità di cibo superiore al loro peso. Si nutrono di insetti e vermi, tra cui la grillotalpa, uno dei peggiori nemici dei giardini, che scava buche nel terreno e divora le radici delle piante. Questa loro caratteristica li rende utili per il mantenimento dell’ecosistema del verde, nonostante non siano sempre benvenuti. A differenza di altri animali, i toporagni non vanno in letargo e dormono per sole tre ore al giorno, a causa della loro incessante ricerca di cibo. Questi mammiferi vivono mediamente uno o due anni e mezzo.
Toporagno in giardino: cosa fare
Il toporagno è facile da individuare in giardino, nonostante le sue modeste dimensioni. In genere, se lo si avvista in giardino non c’è motivo di preoccuparsi, poiché questo animale si nutre di insetti, vermi, girini e parassiti delle piante. In un giardino rigoglioso, il toporagno può creare qualche fastidio scavando e sollevando la materia vegetale, ma è possibile scoraggiarlo pulendo accuratamente la zona dai resti di piante morte e appassite. Si consiglia di fare attenzione al suo morso, che può causare dolore, arrossamento e gonfiore, poiché alcune specie di toporagno hanno le mandibole che producono una sostanza velenosa che paralizza le prede.
Quando si aggirano nel giardino, i toporagni? In particolare, dopo un inverno mite, è possibile che il proprio spazio verde diventi un comodo rifugio per ratti e topi. Le specie più diffuse in zone rurali sono il topo campagnolo comune o arvicola campestre (Microtus arvalis), il toporagno comune (Sorex araneus) e il ratto nero o ratto dei tetti (Rattus rattus). A differenza dei loro cugini urbani, che vivono principalmente nelle fogne, questi roditori preferiscono le zone con una vegetazione densa.
Il topo campagnolo sceglie terreni asciutti e scava sistemi di gallerie molto estesi e profondi per costruire la propria tana, il toporagno preferisce invece costruire il proprio nido tra la vegetazione fitta, mentre il ratto nero si stanzierà più in alto, magari su un albero o nei piani alti di un edificio (da cui il nome “ratto dei tetti”). Questi roditori possono provocare molti danni alla vegetazione, soprattutto durante i mesi più freddi, quando non è facile trovare del cibo. Le radici degli alberi più giovani, così come i piccoli arbusti, possono essere facilmente colpiti.
Inoltre, tutto ciò che entra in contatto con gli escrementi dei roditori può essere infettato e quindi deve essere distrutto. La leptospirosi, un batterio presente nella loro urina, può contaminare anche le vasche di raccolta dell’acqua piovana, con gravi conseguenze per l’essere umano.
Per evitare questi problemi, esistono vari rimedi per scacciare i roditori dal proprio giardino e si possono utilizzare rimedi naturali per allontanare i toporagni dal giardino senza ucciderli, come ad esempio l’utilizzo di piante il cui odore è sgradito ai topi, come la ruta, la menta, l’alloro e il sambuco, oppure, più tecnologicamente sviluppati, si possono usare apparecchi ad ultrasuoni.